Il taglio laser 2D per tubi e profili rappresenta l’applicazione più diffusa e utilizzata nell’ambito del taglio laser, specifico per superfici piane, come quelle delle lamiere. L’utilizzo del laser in fibra, che si è affermato negli ultimi anni, permette di lavorare metalli di diversi spessori, quali acciaio, acciaio inox, alluminio, metalli non ferrosi, con un ampio range di possibilità di lavorazioni e un’altissima velocità di esecuzione.
La versatilità delle nostre macchine da taglio ci permette di effettuare diversi tipi di lavorazione, con spessore del materiale fino a 20 mm, velocemente e in modo molto preciso. Inoltre, possiamo lavorare sia piccoli, sia grandi lotti di lamiere in acciaio, acciaio inox e alluminio.
Ogni lavorazione che effettuiamo parte dal progetto fornito dal cliente, o che abbiamo co-progettato, e il prodotto finale potrà essere consegnato sotto forma di lamiere pronte per l’assemblaggio o già assemblate da noi, in base alle richieste e alle esigenze del committente.
Specifiche del taglio laser 2D
Oggi, il mercato della macchine per taglio laser 2D è estremamente ricco, perché sono in commercio macchine innovative che stanno rivoluzionando il modo in cui si effettuano queste lavorazioni.
Infatti, la scelta è così ampia che è possibile avvalersi di ben tre diverse tecnologie: le macchine tradizionali con sorgente CO2, le macchine con sorgente in fibra e il laser a diodo diretto (DDL).
Le macchine tradizionali con sorgente C02 sono ancora le più diffuse, soprattutto quando si parla di spessori maggiori di 4 mm, e utilizzano, per il taglio, una miscela di gas e corrente elettrica, che generano insieme il fascio di luce. Dal momento che la temperatura di lavorazione può alzarsi considerevolmente, è necessario avere un’unità di raffreddamento molto performante.
La tecnologia a diodi per il taglio laser (DDL) elimina il sistema dell’eccitazione delle fibre, tipico del laser a fibra, agendo di fatto su un passaggio intermedio che viene, così, cancellato. Anche in questo caso, ci troviamo di fronte a macchine molto performanti, con una grande capacità di taglio, che arriva a coprire la lavorazione di materiali molto sottili, con il 20% di velocità in più rispetto alle macchine laser a fibra.
Quindi, come dicevamo, il mercato si sta muovendo molto velocemente e le macchine tradizionali stanno cedendo il passo a strumenti per il taglio laser con sorgenti in fibra, molto più efficaci e performanti. Questi laser utilizzano fibre ottiche con diodi, che producono sorgenti da taglio laser in stato solido, presentando molti meno componenti rispetto alle sorgenti tradizionali in miscela di gas e corrente elettrica.
Ormai, le aziende più all’avanguardia preferiscono proprio questo tipo di tecnologia, perché ciò che contraddistingue il taglio sono la precisione e l’efficienza, che così sono sempre garantite. Le macchine con sorgenti in fibra sono, infatti, molto più veloci, precise e permettono un’ottimizzazione dei costi che le prime non possono più offrire. La loro precisione dipende dalla capacità di messa a fuoco e dal diametro molto più piccolo rispetto a quello delle macchine a CO2. Tutto questo si traduce in un taglio molto preciso e stabile durante la lavorazione, soprattutto quando si trattano superfici molto sottili.
Ad esempio, con una macchina taglio laser di ultima generazione, il fascio e l’energia del laser sono così potenti da avere una penetrazione molto rapida e un aumento della produttività che arriva anche fino al 30% in più. Un altro vantaggio di queste macchine è la possibilità di tagliare anche materiali molto riflettenti, come l’ottone o l’alluminio, che – per le loro proprietà – danneggerebbero una macchina a CO2. E, non dimentichiamo, che è possibile lavorare anche materiali inusuali, come il il titanio, l’hastelloy e l’inconel.
Utilizzare una macchina per taglio laser 2D a fibra significa non solo aumentare la capacità produttiva, ma anche i costi di gestione. Si può risparmiare fino all’80% nel consumo dell’energia elettrica dell’oscillatore e di quello dell’unità refrigerante, oltre a quello del 100% del gas che si userebbe con una macchina tradizionale. Un’altra voce che viene drasticamente ridotta nei costi è quella della manutenzione, perché non sono presenti parti mobili all’interno della sorgente laser, il calore è inferiore a quello della macchine tradizionali e il diodo ha una durata prolungata nel tempo. Oltre a questo, i laser a fibra ottica non hanno soffietti e non è necessario sostituire lo specchio.
Tutto questo si riflette sul costo finale della lavorazione e di quello per il cliente, che si riducono notevolmente.