La calandratura di tubi e profili è un processo settoriale e molto specifico, per il quale sono necessarie professionalità e macchinari adeguati. La calandratura prende, infatti, il nome dalla macchina che esegue la lavorazione e che si chiama calandra.
È possibile sottoporre a calandratura moltissimi materiali, come i polimeri, la carta e i materiali tessili; per il settore metallurgico, la calandratura interessa soprattutto tubi e profili che hanno bisogno di essere curvati con raggi anche piuttosto ampi. La differenza rispetto alla curvatura di tubi e profili, infatti, risiede proprio nella variazione di curvatura che si vuole far ottenere al prodotto finale e che, nel caso della calandratura, è decisamente più ampio.
Di solito, il raggio minimo di calandratura di un tubo corrisponde a cinque volte il diametro del tubo stesso ed è possibile lavorare tubi a sezione tonda oppure anche quadrata e rettangolare.
La calandra è una macchina formata da una base sulla quale poggiano diversi rulli paralleli, che possono essere spostati per definire lo spessore del metallo che vi passerà attraverso, come anche il raggio di curvatura che dovrà ottenere. A calandratura possono essere sottoposti sia fogli di lamiera, sia tubi, sia profili aperti e chiusi, in diversi metalli, come l’acciaio o l’alluminio.
Come avviene la calandratura di tubi e profili
La calandratura può avvenire sia a caldo, sia a freddo, quindi riscaldando il prodotto da deformare oppure agendo direttamente con la sola pressione sul tubo o sul profilo.
Le calandre più usate nel settore metallurgico sono quelle a tre rulli a assi paralleli, di solito in acciaio o in ghisa. Profili, lamiere o tubi vengono fatti passare attraverso tali rulli, in modo da far compiere loro una traiettoria che segue l’asse principale e il cui raggio di curvatura dipende dalla distanza dei rulli stessi. Per compiere questa operazione, i rulli vengono posti in forma triangolo e almeno uno di essi è mobile e ha lo scopo di regolare il raggio di curvatura. Si noti che il raggio di curvatura può essere impostato e costante oppure può essere variabile, nel caso in cui uno o più rulli vengano continuamente reimpostati durante la fase di lavorazione. Per operazioni di questo tipo si utilizza spesso la calandratura a freddo, molto efficace quando parliamo di piegatura dei metalli.
La calandratura di tubi e profili può avvenire in due modi: a freddo e a caldo. Nella deformazione a freddo, quella che si pratica nella nostra azienda, il processo avviene a temperatura ambiente, inserendo il tubo o il profilo da lavorare direttamente nella calandra. La calandratura a caldo è, invece, un procedimento lungo e costoso attraverso il quale si possono ottenere raggi di curvatura più stretti anche se il prodotto ha un diametro ampio. Solitamente, questo tipo di piegatura viene utilizzata per tubi impiegati nel settore petrolifero e navale.
Campi di applicazione della calandratura di tubi e profili
Con questo procedimento si ottengono moltissimi prodotti diversi che spaziano dai tubi per arrivare fino ai serbatoi e agli anelli metallici, con forme che vanno dall’arco di circonferenza alla circonferenza intera. Queste forme trovano applicazione, ad esempio, nella realizzazione di controfrecce per le travi, ma anche per le coperture dei solai, per la costruzione di cupole o anche di volte. Le forma elicoidali sono particolarmente utilizzate per gli interni e gli esterni, come nel caso delle scale, mentre le grandi condotte calandrate vengono utilizzate per il trasporto dei tubi. Settore agricolo, automotive, design beneficiano da sempre della calandratura di tubi e profili, che vengono utilizzati anche nel settore nautico e agroalimentare per il trasporto di liquidi, come olio o acqua o gas.
Nella nostra sede di Modena, si concentrano molte macchine di ultima generazione (come la macchina CNC a tre rulli) per l’esecuzione della calandratura, che vengono utilizzate solo da personale altamente specializzato e ci permettono di soddisfare ogni esigenza del cliente.